In questo periodo sentiamo molto parlare di ecosostenibilità e molti si stanno spingendo sempre più verso una tipologia di packaging “green” (per materiali e inchiostri utilizzati).
Secondo un ultima analisi di FTA “Flexographic Technical Association” l’industria della flessografia sta muovendo le sue risorse verso una direzione pressoche’ obbligatoria di “ecofriendly”.(Qui l’ articolo: https://www.flexography.org/industry-news/how-to-supercharge-water-based-inks-flexography/).
Come riporta l’ articolo la stampa flessografica sta sempre più preferendo gli inchiostri a base acqua per sposare una soluzione economica ed ecosostenibile.
Ma cosa succede quando si decide di utilizzare inchiostri a base acqua per stampare su plastica.
Uno dei primi problemi riscontrabili se si decide di utilizzare inchiostri a base acqua sono:
- Scarsa resistenza a graffi e sfregamento (specialmente subito dopo la stampa)
- Difficoltà di pulizia
- Lucentezza comparativamente inferiore e minore intensità del colore
- L’inchiostro si accumola sul cliche’ producendo stampe incoerenti
- Essiccazione lenta e quindi richiede più calore / energia
- Un rischio maggiore di intasamento all’interno delle celle anilox (specialmente con rulli anilox a basso volume)
- Difficoltà a controllare e garantire un trasferimento di inchiostro coerente e ripetibile (a causa del pH e della viscosità)
Molti produttori di inchiostri nonostante le evidenti difficoltà considerano gli inchiostri a base acqua il futuro della stampa.
In ogni caso come posso aumentare la produttività e arginare i problemi elencati sopra?
Parlando con i produttori di Anilox si posso utilizzare alcuni accorgimenti sulla configurazione degli anilox per arginare e diminuire i problemi visti in precedenza lavorando sulla tipologia di cella da utilizzare in funzione del colore e del risultato da ottenere.
Al momento una valida alternativa ai colori base acqua rimangono esclusivamente i colori ad UV.
La resa e le possibilità di utilizzo di questi colori si avvicina o addirittura eguaglia gli inchiostri a base solvente.
Importante NON trascurare che utilizzando inchiostri UV non dovremmo utilizzare distillatori e non produrremo VTO (sostanze organiche volatili prodotte dai solventi) di conseguenza continuamo a percorrere una strada “ecofriendly”.
In america dove le leggi sull’ utilizzo dei solventi sono molto restringenti abbiamo realizzato la prima macchina totalmente integrata per l’ utilizzo di inchiostri UV e lampade LED appositamente ideate per essere collocate all’ interno della macchina da stampa e garantire prestazioni elevate.
Uno dei vantaggi inaspettati del clienti utilizzando una macchina completamente UV è stato quello di conquistare una fascia di mercato precedentemente proibitiva.
Infatti l’ utilizzo di lacche e effetti grafici usando le molteplici propietà dei colori UV riesce ad aquisire lavori che con l’utilizzo di una macchina e colori a base acqua non poteva ottenere.
Di conseguenza sta riuscendo a posizionarsi su una fascia di mercato più alta e quindi più redditizia.Per avere maggiori informazioni riguardo la nostra esperienza riguarda i colori UV puoi contattarci utilizzando il form sottostante.